Descrizione: Look completamente rinnovato da quest'anno, per un'etichetta che intende staccarsi dalla classicità dei vini di Balassa. L'obiettivo è aprire le porte della versione "dry" di Tokaj al mondo intero. L'anatra sull'etichetta ha un nome di fantasia: "Marty McFly", fotografata da István Balassa a Csopak e stilizzata da Vanda Bradács. Un'immagine fresca e dinamica, che riflette i valori del vino. Un nettare immediato, che non rinuncia tuttavia a mostrare la complessità tipica della regione. Nel calice, il vino risulta di un giallo paglierino luminoso. Naso intenso, sulla frutta matura a polpa bianca. Non mancano risvolti agrumati, tipici del pompelmo rosa. Perfetta la corrispondenza di queste note al palato, per un Furmint che riempie la bocca di frutta ma non stanca mai, bilanciato da una freschezza elegante. Prezioso il finale, in cui appare chiara l'anima minerale e salina di Tokaj.
Vinificazione: Cinque i vigneti da cui provengono le uve: Hangács, Dorgó, Betsek, Kakas e Szent Tamás. Il trenta per cento delle uve viene lavorato in acciaio, la parte restante in legno grande, per non caratterizzare negativamente il nettare e lasciare che il profilo dell'uva (gli aromi primari, nonché la mineralità) si esprimano appieno.