Descrizione: Siamo nella regione vinicola settentrionale di Bükk, tra Tokaj e la capitale Budapest. Per l'esattezza, le uve autoctone Kabar vengono raccolte da Roland Borbély nella vigna Pittyén, cuore pulsante del pittoresco villaggio di Nyékládháza. Si tratta di una varietà ottenuta dall'incrocio fra Hárslevelű and Bouvier, tra le ultime ad essere approvate per la coltivazione in Ungheria. Un autoctono precoce, caratterizzato dall'impennata dello zucchero in poche ore, non appena giunta la piena maturazione (non a caso rientra nel blend di Tokaj). Per Roland Borbély una vera e propria sfida nella sfida vinificarla a secco. Ne risulta un vino straordinariamente teso, con gli agrumi e i rintocchi leggeri di zenzero e spezie a fare da sfondo alla frutta fresca (pesca, pera). Al palato sorprende per l'iniziale morbidezza, seguita da ritorni agrumati che "verticalizzano" il sorso. Un calice vibrante, non solo per freschezza e pienezza del frutto, ma anche per una certa salinità. Una chicca.
Vinificazione: Raccolta manuale delle uve autoctone Kabar, a piena maturazione. Pigiatura delicatissima e diraspatura. La pressatura avviene in una piccola pressa verticale. Fermentazione spontanea, con lieviti indigeni. Affinamento per 10 mesi sui lieviti, in acciaio