Descrizione: "L'armonia è la chiave", sostiene Attila Németh. In questo vino, il concetto di armonia si lega inscindibilmente alla sapienza enologica di questo maestro del vino ungherese. Siamo a nella sottozona di Betsek, uno dei tesori unici e inimitabili della regione di Tokaji. Eppure questo vino parla al mondo. Racconta di come si possa lavorare un'uva autoctona come Hárslevelű in maniera del tutto naturale, dalla vigna alla cantina, esaltando vitigno e terreno in un calice dalla beva compulsiva, capace di creare dipendenza (specie se ben abbinato a piatti di pari struttura). L'Hárslevelű di Betsek di N.A.G., certamente uno dei migliori in circolazione in Ungheria, cattura sin dalla vista col suo giallo acceso, luminoso. Al naso è intenso, profumatissimo di fiori freschi e sbuffi di spezie dolci, su sottofondo minerale che preannuncia l'equilibrio fresco-acido da manuale, riscontrabile al palato (pietra bagnata, porfido e percezioni iodiche aiutano proprio in termini di bilanciamento tra morbidezze e durezze). Chiudendo gli occhi e lasciandosi trasportare, il nettare porta dritto a certi grandi bianchi francesi. È l'ennesimo miracolo riuscito al vignaiolo Attila Németh. Uno che non ha chiamato a caso i suoi vini "Föld és ég", ovvero "Terra e cielo". Vini per chi ama volare. Col calice in mano. Prosit.
Vinificazione: Fermentazione spontanea e maturazione in botte grande di rovere ungherese Zemplén